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Chiesa di San Canciano

Campo S. Canzian, 5532, 30121 Venezia VE, Italia

Chiesa di San Canciano
Chiesa cattolica
4.6
107 recensioni
8 Commenti
Istruzioni di orientamento
C8RQ+3C Venezia, Città Metropolitana di Venezia, Italia
+39 041 523 5293
Segnalazione posizione
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Fabiano Xx
Fabiano Xx2 anni fa
Chiesa antichissima, secondo tradizione fondata nel 864, affacciata al piccolo campo omonimo. Arcata a tre navate con 4 altari minori. Non si sa davvero quando è stata eretta, ma di certo è una chiesa antichissima e seppur non imponente come altre della città ha un suo fascino anche per la posizione non su grandi campi o piazze, ma un po discosta quasi si nascondesse.
Manuela Bona
Manuela Bona2 anni fa
Chiesa spettacolare!!
Non ci sono parole per esprimere la sacralità e la bellezza del luogo!
MICHELE SCATTOLA
MICHELE SCATTOLA2 anni fa
La chiesa di San Canciano, merita il piccolo sforzo che si deve fare per trovarla essendo un po' nascosta. All'esterno è tutta rivestita da marmo di vari colori con delle belle sfumature, e all'interno...... lascio a voi visitatori la sorpresa.
Alberto Miron Cannaò
Alberto Miron Cannaò2 anni fa
Magnífica chiesa veneziana
Michele Da Rin
Michele Da Rin2 anni fa
Una delle molte chiese di Venezia
Marco Biscontin
Marco Biscontin2 anni fa
La chiesa di San Canciano o San Canziano (in veneziano, San Cansian) è un edificio sacro di Venezia, ubicato nel sestiere di Cannaregio e affacciato sul piccolo campo omonimo.

Essa è dedicata ai martiri e fratelli di Aquileia Canzio, Canziano e Canzianilla, e al loro precettore Proto uccisi nel 304 presso l'attuale San Canzian d'Isonzo. La chiesa è legata anche al culto di San Massimo di Cittanova[1] di cui conserva le spoglie
Da Wikipedia
Giannino Pazienza
Giannino Pazienza2 anni fa
Molto antica e Bella
Silvia pecina quintero
Silvia pecina quintero2 anni fa
Nella frequentatissima Campiello di San Canciano si trova la chiesa che porta suo nome. La fondazione non è certa, si crede sia nel IX secolo. E’ dedicata ai tre martiri romani: Canziano, Canzio e Canzianilla.
Nel tempo è stato oggetto di numerosi restauri, circa la metà del 1500 fu demolita e ricostruita secondo forme rinascimentali. La facciata, rimasta incompiuta, fu edificata verso 1750 per mano di Antonio Gaspari.
L’interno mantiene lo schema basilicale a tre navate, con soffitto a volta sostenuto da arcate a tutto sesto e colonne corinzie.
Sulle pareti dell’ampio presbiterio ci sono due tele di Domenico Zanchi: La probatica Piscina e La Moltiplicazione dei pani e dei pesci. Il presbiterio è affiancato da due cappelle; quella di destra, appartenente alla famiglia Widmann è ricca di marmi e stucchi e presenta sculture di Clemente Moli.
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