Cappella della Madonna delle Grazie

Nascosta e sconosciuta ai più, persino agli stessi molesi, è questa piccola chiesa che rappresenta una grande rarità: si tratta di una delle poche chiese italiane a pianta circolare.
Quella che vediamo oggi è la ricostruzione ottocentesca, fedele all’originale, della cappella eretta nel 1586 su disposizione testamentaria del signore di Mola Giovanni de Florio e demolita in occasione della realizzazione negli anni 30 dell’800 della strada consolare voluta dal re Ferdinando II di Borbone, che dal paese avrebbe portato direttamente a Brindisi. Furono i contadini che lavoravano le terre nelle vicinanze a volere intorno alle metà dell’800 l’edificazione della “nuova” struttura, che finanziarono con le loro offerte.
Da allora la chiesetta divenne un luogo di sosta dei cortei funebri provenienti dal vicino cimitero, ma soprattutto rappresentò posto di accoglienza per tutti quei pellegrini che qui si fermavano prima di proseguire il cammino verso il santuario di Santa Maria di Leuca. Il 21 novembre di ogni anno veniva inoltre officiata una solenne celebrazione in occasione della festa della Presentazione della Beata Vergine Maria, con tanto di messa.
Al suo interno si potevano trovare alcuni manufatti sacri: la “statua della Morte” (che rappresentava uno scheletro), l’altare in pietra, tele che ritraevano la Sacra Famiglia, statuette in gesso e l’importante quadro raffigurante la Madonna delle Grazie, a cui è dedicata.
Dopo la chiusura definitiva, avvenuta circa 50 anni fa, la chiesa è stata completamente trascurata. Oggi sono evidenti i segni dell’usura, soprattutto sulle colonne del portale, corrose dal tempo e dalla salsedine e sul campanile che sembra poter crollare da un momento all’altro.
Nel 2011 è stato presentato un progetto di restauro che però non è mai andato in porto. Questo edificio unico dalla storia travagliata, demolito in passato, se non salvato in tempo potrebbe questa volta andare in frantumi da solo.