Non visitabile. Nel 2011 sono stati eseguiti lavori di ripulitura e messa in sicurezza della cisterna romana nota come “Grotte dei Vici”, situata sulle basse pendici occidentali di monte Morra. Trattasi di una ragguardevole struttura in opus caementicium a pianta rettangolare (lungh. e largh. esterne m 40 x 25) quasi completamente ipogea, suddivisa in sei navate longitudinali coperte con volte a botte gettate su tavole e comunicanti per mezzo di dodici passaggi con arco a tutto sesto aperti, a livello molto più basso dell’imposta, nei muri di spina. L’interno è ulteriormente suddiviso, nel senso della lunghezza, da possenti muri in quattro settori (largh. m 9) ove si aprono passaggi ad arco leggermente più alti di quelli delle navate, muri che, incrociandosi con i pilastri delle navate, determinano uno schema a croce. I muri perimetrali presentano, a distanze regolari, grossi pilastri di rinforzo, alcuni dei quali giungono fino all’imposta di volte e lunette. Le pareti sono intonacate con cocciopesto fino alla linea d’imposta; solo ove l’intonaco è caduto e nelle lunette è possibile osservare il rivestimento in opus incertum, a piccoli elementi calcarei abbastanza omogenei, del nucleo cementizio.
Nel 2011 sono stati eseguiti lavori di ripulitura e messa in sicurezza della cisterna romana nota come “Grotte dei Vici”, situata sulle basse pendici occidentali di monte Morra. Trattasi di una ragguardevole struttura in opus caementicium a pianta rettangolare (lungh. e largh. esterne m 40 x 25) quasi completamente ipogea, suddivisa in sei navate longitudinali coperte con volte a botte gettate su tavole e comunicanti per mezzo di dodici passaggi con arco a tutto sesto aperti, a livello molto più basso dell’imposta, nei muri di spina. L’interno è ulteriormente suddiviso, nel senso della lunghezza, da possenti muri in quattro settori (largh. m 9) ove si aprono passaggi ad arco leggermente più alti di quelli delle navate, muri che, incrociandosi con i pilastri delle navate, determinano uno schema a croce. I muri perimetrali presentano, a distanze regolari, grossi pilastri di rinforzo, alcuni dei quali giungono fino all’imposta di volte e lunette. Le pareti sono intonacate con cocciopesto fino alla linea d’imposta; solo ove l’intonaco è caduto e nelle lunette è possibile osservare il rivestimento in opus incertum, a piccoli elementi calcarei abbastanza omogenei, del nucleo cementizio.