Palazzo Ducale
Via Cattedrale, 06024 Gubbio PG, Italia
4.5
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8 Commenti
9H3H+HV Gubbio, Provincia di Perugia, Italia
Segnalazione posizione
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Lunedì: Chiuso
Martedì: 8–19
Mercoledì: 8–19
Giovedì: 8–19
Venerdì: 8–19
Sabato: 8–19
Domenica: 8–19
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Mercoledì: 8–19
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Il Palazzo Ducale di Gubbio, rinato negli ultimi anni e curato con grande dedizione e capacità, è un esempio di eccellenza nell'ambito del nostro patrimonio culturale e ha una storia davvero affascinante.
Realizzato in forme rinascimentali per volontà di Federico da Montefeltro, il Palazzo si distingue dagli edifici del tempo per una serie di caratteristiche che lo rendono unico. La corte interna, immancabile nelle residenze signorili del Rinascimento, non ha forma regolare (rettangolare o quadrata) ma trapezoidale: ciò dipende dal fatto che il Palazzo fu edificato in uno spazio già delimitato, collegando dei fabbricati di epoca medievale e inglobando la piazza della città. Dovendo rispettare spazi e strutture, non fu possibile dotare la residenza di un porticato completo. Francesco di Giorgio, al quale fu affidato il lavoro, si avvalse di una soluzione già consolidata ma non meno geniale: i portici corrono su tre lati del cortile mentre sul quarto lato - parete di un edificio, dunque inalterabile - fu realizzata una fila di beccatelli.
Apparentemente disomogeneo e asimmetrico - la forma trapezoidale impose che ogni lato avesse un numero differente di arcate - questo cortile è in realtà la risultante matematica della ripetizione del numero 33.5, ovvero la misura del piede urbinate (in foto), che Federico da Montefeltro riprese e sulla quale campeggia il monogramma FE DVX, ora anche logo ufficiale del Museo.
Come tipico delle città medievali, sulla piazza (poi diventata cortile) sorgeva una fontana, la cosiddetta Fonte dell'Arengo, oggetto di una recente ipotesi ricostruttiva visibile all'interno del Palazzo, insieme a ciò che resta del monumento, smantellato e disperso in epoca antica.
Menzione d'obbligo merita lo studiolo, ricostruito magistralmente negli anni 2000 (l'originale si trova negli USA) e ricco di significati simbolici. Il progetto iconografico è spiegato attraverso un apparato multimediale che fornisce sia spiegazioni e ricostruzioni sia le musiche dell'epoca, eseguite con gli strumenti raffigurati sulle pareti di questo prezioso scrigno ligneo. Questo progetto, curato dal Museo in collaborazione con diversi istituti universitari ed enti locali, si aggiunge agli altri apparati didattici (sia digitali che analogici), ugualmente accurati, che accompagnano il visitatore nella sua esplorazione del Palazzo.