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Oratorio di San Floriano

31029 Con Alti TV, Italia

Oratorio di San Floriano
Museo
3.5
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Istruzioni di orientamento
272H+6G Con Alti, Provincia di Treviso, Italia
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Michele Zanchetta
Michele Zanchetta2 anni fa
Vittorio Veneto Con Alti Sangusè San Floriano
Bisogna decidere di andarci ai Con Alti, magari facendo una passeggiata verso Nogarolo e Tarzo, durante una calda giornata estiva, alla ricerca di fresche fronde.
Si sale verso le pendici settentrionali del Montesel, prendendo la strada che lascia Via Caprera di fronte al Castrum di Serravalle, e si segue una via che tra boschi e prati porta a Sanosmo.
A poca distanza si trova Sangusè, un raccolto borgo, ai piedi di un colle, che ospita l 'oratorio di San Floriano ed ancora esprime intatta la forma originaria, con un piccolo accesso ed edifici rurali antichi allineati su un grande cortile.
L'oratorio fu fondato nel 1710 da Antonio Piccin, abitante di Sangusè, per permettergli di assistere ai riti cristiani nella sua condizione di infermo ed impossibilitato di scendere a Serravalle.
Nel corso dei secoli si avvicendarono numerosi proprietari, che si occuparono dello stato dell'edificio, dei suoi arredi liturgici e delle spese per le funzioni in diverse occasioni durante l'anno.
L'edificio è orientato eccezionalmente sud – nord, per inserirsi ordinatamente nel borgo, ed ha una forma semplice ad aula unica, con tetto a due faglie e facciata a portale unico sormontato da una lunetta. All'interno lo spazio è scandito da un altare ligneo con pala che divide la zona della funzione da quella della piccola sagrestia, raggiungibile attraverso due aperture.
Si ipotizza che, per tipologia e gusto, l'altare possa provenire dalla bottega Ghirlanduzzi di Ceneda, mentre la pala sia frutto del lavoro di più artisti. Nella tela, dominata dalla figura celeste della Madonna con il Bambino, sono raffigurati un santo in abiti sacri e dei frati, tra cui si riconosce San Gaetano da Thiene.
La dedicazione e la festività (4 maggio) fanno riferimento a San Floriano da Lorch, martirizzato durante le persecuzioni di Diocleziano nel 304 d.C. gettandolo nel fiume Enns con una macina legata al collo. La pala d'altare, però, raffigura un santo in abito vescovile a causa di una fusione con San Floriano di Oderzo, vissuto nel VI – VII secolo, protettore del bestiame e predecessore di San Tiziano, patrono della diocesi di Vittorio Veneto.
(da Il Quindicinale Cultura, articolo di Michele Zanchetta)
Yangusgrasso
Yangusgrasso2 anni fa
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