Ponte Lucano
Via di Pontelucano, 33, 00010 Tivoli RM, Italia
3.9
198 recensioni
8 Commenti
XQ46+4G Tivoli, Città Metropolitana di Roma, Italia
Segnalazione posizione
Reclama questa posizione
Lunedì: 00–24
Martedì: 00–24
Mercoledì: 00–24
Giovedì: 00–24
Venerdì: 00–24
Sabato: 00–24
Domenica: 00–24
Martedì: 00–24
Mercoledì: 00–24
Giovedì: 00–24
Venerdì: 00–24
Sabato: 00–24
Domenica: 00–24
Originariamente il ponte aveva cinque arcate rivestite di travertino. L' Arcata centrale era più ampia delle altre per accogliere e far defluire l'acqua nel punto di maggior portata e corrente del fiume Aniene. Oggi, scendendo sul greto del fiume, ne risultano ben visibili tre con la quarta parzialmente interrata e la quinta totalmente sepolta dai detriti fluviali.
Il ponte fu semi-distrutto durante le guerre Greco-Gotiche dai Goti di Totila per ritardare l'avanzata dei bizantini di Narsete (il quale successivamente lo ricostruì). Sul Ponte Lucano nel 1155, in occasione dell'incontro tra Federico I Barbarossa e Papa Adriano IV, i tiburtini donarono all'Imperatore le chiavi della propria città e Federico concesse loro il privilegio di Apporre l’Aquila Imperiale sullo stemma cittadino di Tivoli.
Mausoleo del Plauzi e Ponte Lucano sono fra i soggetti più raffigurati ai tempi del Grand Tour: i viaggiatori rimanevano molto colpiti dalla mole e dall’armonia dei due monumenti, durante il percorso per raggiungere Tivoli o la vicina Villa Adriana.
Il ponte fu restaurato ampiamente nel 1835, sotto il pontificato di Gregorio XVI.
Al momento sono in corso nuovi lavori di restauro e riqualificazione dell’area in cui sorgono il Ponte Lucano e il Mausoleo. La zona, molto degradata, è soggetta ad allagamenti, all'accumulo di rifiuti abbandonati e allo sversamento di scarichi fognari più o meno legali. Per cercare di contrastare le esondazioni dell' Aniene, la zona è stata delimitata da un muro in cemento armato e dalla installazione di alcune idrovore che deturpano orribilmente la vista delle antiche strutture. Si spera che gli interventi in corso possano restituire i due monumenti allo splendore che meritano e soprattutto che si riesca a sottrarli ai continui allagamenti. Una alternativa valida al muro e alle idrovore è d’obbligo.
Tre stelle. Rivedibili a fine lavori.
Il Ponte Lucano è uno dei quattro ponti romani sul fiume Aniene, fra Roma e Tivoli. La suggestione è data dall'edificio circolare che è l'antico Mausoleo dei Plauzi che nel 1465, per decisione di papa Paolo II fu adibito a torre fortificata e merlata, messa a guardia del ponte.
Storia e descrizione
Lungo la via Tiburtina s'incontra il ponte Lucano che scavalca l'Aniene a 24 chilometri da Roma, non lontano dalla Villa Adriana. Il nome (è stato chiamato anche Logano, o Lugano) deriva dal ricco tiburtino Marco Plauzio Silvano (o Lucano) che all'epoca di Augusto volle, in quel punto preciso, sulla riva sinistra dell'Aniene, erigere il sepolcro della sua famiglia: la Tomba dei Plautii. Gli altri tre ponti antichi sull'Aniene sono il Ponte Mammolo, il ponte Nomentano e il ponte Salario.
In origine il ponte aveva cinque arcate, rivestite di travertino, di cui quella centrale era più ampia delle altre, per accogliere il maggior flusso dell'acqua. Oggi ne sono ben visibili tre, poiché le altre sono parzialmente interrate. Fu distrutto da Totila nel 547 d.C., durante le Guerre Gotiche, come narra Procopio e fu ripristinato da Narsete intorno al 560 d.C. Il ponte fu restaurato ampiamente nel 1835, sotto il pontificato di Gregorio XVI. Nei pressi del ponte sorgeva un approdo, da dove s'imbarcava il travertino destinato a Roma.