Obelisco Esquilino

Importante dal punto di vista storico perché, insieme all'obelisco del Quirinale, erano posti davanti al mausoleo di Augusto.

La basilica papale di s Maria Maggiore è spettacolare e importante e conserva alcuni misteri esoterici come il quadrato di sator tuttora insoluto

Mi piace sempre, quando sono con i miei turisti (soprattutto romani), far notare come Roma sia la città con il maggior numero di obelischi al mondo (ben 13) e come, però, alcuni di essi non siamo di fattura né natura egiziani.
Il cosiddetto Obelisco Esquilino, difatti, è molto probabilmente frutto del lavoro dei Romani che, in un Egitto divenuto provincia dell'allora impero dal 31 a.C., presero questo enorme blocco di granito (forse già in parte scavato ma mai utilizzato in alcun edificio monumentale), per portarlo a Roma come, ennesimo, trofeo atto a sottolineare la potenza dell'Impero Romano.
Fu Augusto a far posizionare questo obelisco davanti al suo Mausoleo, un obelisco che poi, come per gli altri, subì svariate vicissitudini sino ad essere poi spostato dove lo vediamo oggi. Fu in particolare Papa Sisto V, alla fine del Cinquecento, ad utilizzare questo obelisco come punto terminale della nuova direttrice che, nel novero dei suoi numerosi progetti urbanistici, fece realizzare nella Città Eterna.

L' Obelisco si trova in piazza dell' Esquilino dietro la Basilica di S. Maria Maggiore. Ha un' altezza di 14,75 metri e con il basamento e la Croce raggiunge i 25,50 metri e secondo alcuni storici fu realizzato a Roma con granito rosso proveniente dalla cava di Assuan. In età romana decorava l' ingresso del Mausoleo di Agusto. La storia di questo Obelisco è molto carente, comunque nel IV secolo cadde e si ruppe in più parti. Papa Sisto V fece recuperare il manufatto e con un progetto di Domenico Fontana fu eretto dove anche oggi lo possiamo ammirare.

Due obelischi anepigrafi (senza geroglifici), quasi identici tra loro, si ergono sulla sommità di due diversi colli, l'Esquilino e il Quirinale: sono la coppia di guglie che un tempo fiancheggiava l'ingresso del mausoleo dell'imperatore Ottaviano Augusto in Campo Marzio, nel rione omonimo. Non risulta che in origine facessero parte del mausoleo, in quanto non ne esiste menzione fino alla seconda metà del I secolo, pertanto dovrebbero essere stati aggiunti al monumento almeno una cinquantina di anni dopo la sua costruzione. In quanto al loro trasferimento dall'Egitto a Roma alcuni studiosi ritengono che risalgano a pochi anni prima del suddetto mausoleo, probabilmente acquisiti dall'Impero romano di Augusto prima ancora che fossero stati effigiati con i geroglifici. Secondo altri invece non sarebbero di fattura egizia ma sarebbero romani, e risalirebbero all'epoca di Domiziano, anche se la moda dello stile egizio doveva essere a Roma già tramontata da un pezzo.

Non il più famoso e neanche il più bello ma curioso perché di fattura romana (una ciofeca di imitazione). Detto Liberiano, è il gemello di quello posto vicino al Quirinale e se ci so posiziona tra le quattro fontane dell'omonima strada si possono vedere tutti e due. La piazza è poco frequentata ma poi bella di quella antistante la facciata della basilica.

L'obelisco Esquilino è situato sul retro della basilica di Santa Maria Maggiore (Liberiana) ed è quindi anche chiamato obelisco Liberiano. E' uno dei tre obelischi visibili dall'incrocio delle Quattro Fontane. Tra l'altro uno degli altri due, quello del Quirinale, è un suo gemello. Entrambi sono alti quasi 15 metri e non riportano nessuna iscrizione.

Obelisco maestoso in mezzo alla Piazza dell' Esquilino, con la vicina basilica di S.M.Maggiore. Un bel posto, vicino alla stazione Termini. Di fronte, una piccola area verde.