Guglia Beccaria

Qualcuno dice che per l'epoca in cui è stato eretto l'obelisco i 4 primi di errore rispetto al 45mo parallelo sono pochi/pochissimi. Dipende. Il teodolite era già stato inventato all'epoca e comunque 1 primo corrisponde praticamente ad un miglio nautico (circa 1850 metri), quindi 4 primi corrispondono a più di 7 km di errore rispetto al vero parallelo 45 gradi.
Il 45mo parallelo passa più a Sud a più di 7 km di distanza, un pò prima della Palazzina di Stupinigi e attraversa il comune di Moncalieri.

A pochi metri da corso San Martino, seminascosto e abbandonato all'incuria dai governanti, si erge questo piccolo obelisco che indica uno dei punti di misura usati nel 1760 da Gianluigi Beccaria per calcolare le coordinate geografiche di Torino.

Un obelisco analogo si trova a Rivoli in centro alla rotonda alla fine di Corso Francia e indica un secondo punto di rilevazione: Beccaria usandoli stabilì che per Piazza Statuto passava il 45° parallelo, sbagliando di soli 3', con misurazioni e calcoli, per l'epoca, accuratissimi.

Gli obelischi sorgono sopra agli originari cippi in marmo posati dal Beccaria, che col tempo erano stati dimenticati e ricoperti dalle pavimentazioni stradali e riportati alla luce solo nel 1808.

Gli obelischi sono oggetto delle inevitabili leggende metropolitane che li vorrebbero "vertici" di immaginari triangoli magici, come pure il vicino monumento del Frejus, per non parlare del tombino che a pochi metri serve a ispezionare un locale valvole dell'Acquedotto ma darebbe addirittura accesso diretto all'Inferno.

Servirebbe un po' di opera di pulizia, il taglio dei rami che lo nascondono, e una targa che spieghi di cosa si tratta, per valorizzare questo pezzo di storia, ma dobbiamo sperare in governanti che abbiano più a cuore la città.

Il meridiano scelto dal geofisico e matematico piemontese, Giovanni Battista Beccaria. L'estremo non si trova esattamente sul 45° parallelo. Questo obelisco è anche collegato alla magia nera in quanto questa zona viene identificata con uno dei vertici della magia nera, infatti veniva utilizzata per seppellire i morti e per le crocifissioni.

Monumento assolutamente negletto e trascurato fu eretto per segnare il punto di attraversamento del 45 parallelo. In realtà, dato che per tradizione in questa parte ovest della città si eseguiamo le condanne a morte e si seppellivano i morti, la zona assunse una fama sinistra e attualmente la si identifica con uno dei vertici del triangolo della magia nera, che molti insistono a vedere proprio in questo piccolo monumento.

Questo piccolo obelisco servì al Beccaria per calcolare il meridiano di Torino, insieme al gemello posizionato al fondo del corso Francia nel comune di Rivoli.
Secondo i sui calcoli, c'è da dire che scagliò di pochissimo 30", in questo punto passa il 45 parallelo, in pratica ci troviamo esattamente a metà strada tra il Polo Nord e l'Equatore.

Oltre che indicatore del 45* parallelo questo sarebbe l’ingresso degli inferi per i cultori della Torino nera....

L'obelisco è il punto dove, per gli esoteristi, cadrebbe il vertice del triangolo della magia nera. Ha sulla sommità un astrolabio. In realtà questo obelisco è stato eretto su un punto geodetico ad indicare il passaggio del 45° parallelo.

Assolutamente poco visibile ai passanti e senza alcuna descrizione a riguardo. Andrebbe valorizzata anche nel contesto della piccola zona di area verde attorno che a mio avviso sembra lasciata un po' al degrado