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Ristorante La Caravella

Via Matteo Camera, 12, 84011 Amalfi SA, Italia

Ristorante La Caravella
Ristorante italiano
4.5
175 recensioni
8 Commenti
Istruzioni di orientamento
JJM2+HQ Amalfi, Provincia di Salerno, Italia
+39 089 871029
ristorantelacaravella.it
Segnalazione posizione
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Lunedì: 12–14
Martedì: Chiuso
Mercoledì: 12–14
Giovedì: 12–14
Venerdì: 12–14
Sabato: 12–14
Domenica: 12–14
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Gerardo scarpato
Gerardo scarpato2 anni fa
Cosa volete che vi dica? Stellato è stellato e merita tutte e 5 le stelle. Si mangia magnificamente e diversamente da come si pensa degli stellati ne esci soddisfatto.
Pino Lumacone
Pino Lumacone2 anni fa
Cibo di primissima qualità cucinato perfettamente e impiattato con grande creatività. Nulla è lasciato al caso, il servizio è eccellente e impeccabile svolto da personale competente e professionale. Carta dei vini di ottimo livello. Da non perdere "il sole nel piatto", un delicatissimo soufflé al limone che completa una meravigliosa esperienza sensoriale.
Giuseppe 74
Giuseppe 742 anni fa
Meravigliosa location, personale molto preparato e riservato, grande cordialità da parte del titolare che oltre ad essere un bravissimo Chef , è pure una persona splendida ed attenta alle esigenze del cliente.
Il cibo è curato nei minimi dettagli con ingredienti di ottima qualità.
Lo consiglio vivamente.
Luigi lupo
Luigi lupo2 anni fa
Semplicità e ricercatezza a garanzia di sapori unici, il tutto condito da gentilezza, professionalità e disponibilità sia da parte del personale di sala che dallo Chef, sempre molto presente. Esperienza da ripetere
Enrico Festa
Enrico Festa2 anni fa
Ho chiesto, via email, se fosse possibile avere cibo Kosher. Non ho segnalato la cosa nel modulo che mi hanno sottoposto per la prenotazione ma l'ho scritto "soltanto" nella email di accompagnamento. Ho ricevuto una email che revocava la prenotazione, che avevano accettato recependo anche i dati della mia carta di credito. Ho chiesto spiegazioni e lo chef Dipino mi ha risposto in malo modo, dandomi del "dilettante" (''???). Io non ho idea di come sia il cibo in questo ristorante ma ho le idee chiarissime sul modo di trattare i clienti: assolutamente inqualificabile. Non voglio neanche azzardare l'ipotesi che ci sia dell'antisemitismo nel modo di comunicare dello chef Dipino. Segnalo, tuttavia, questa cosa anche alla Comunità Ebraica Napoli.
Lucia cappuccia
Lucia cappuccia2 anni fa
Luogo incantevole. Abbiamo assaggiato la degustazione del giorno consigliata dal simpatico e bravissimo cameriere. Cibo di altissima qualità con una carta dei vini tra le migliori al mondo non solo per vastità di scelta ma soprattutto per annate. Esperienza davvero al di sopra di ogni aspettativa. Le stelle contano poco quando ti senti a casa ed alla fine del pranzo vieni guidato dallo chef/proprietario a visitare la galleria di ceramiche e la preziosa cantina.
Boomer Boldrini
Boomer Boldrini2 anni fa
Iniziamo la cena con le migliori aspettative.
Ci accompagna lo chef al tavolo, poi subito notiamo una discrepanza tra la scelta del menu esposto sul sito e quello cartaceo, ma nessun problema, optiamo per il 7 portate: “la degustazione d’estate”.
Il piatto di benvenuto, a mio avviso, non è da stella. In ogni caso arriva la prima portata con il crudo e la schiuma di limone, molto interessante (l’unica nel complesso).
Alla seconda portata già mi imbatto nel primo difetto, perché mentre mangio la crocchetta, in bocca trovo un’infinità di lische. Ad un ristorante una stella Michelin, con tradizione simile, con un menu di base da 100€ sicuramente non me lo aspetto. Lo faccio presente al cameriere un ragazzo alto, magro con gli occhiali, il quale, facendo quasi finta di niente, risponde: “ah, boh sono pulite a mano”.
Alchè scatta il primo campanello d’allarme.
La cena prosegue e al menu degustazione avevamo abbinato la degustazione dei vini bianchi (campani, 4 vini 60€). Fino a qui nessun problema, nostra scelta.
Fintanto che non arriva il terzo vino, un rosé, pugliese del gusto né della mia ragazza né mio. Il maître che ci serviva, nonostante avesse notato il nostro disappunto, ha fatto finta di niente. Tra l’altro non si capisce perché se il menù è da 4 vini campani (consigliatissimi dal maître perché “così si assaggiano i vini locali”), alla fine vengano versati 3 vini campani ed un pugliese. Mistero.
Bene, arriva la pezzogna ad entrambi, una delle due un poco asciutta. Poi dalla pezzogna ai dolci passa un’eternità. Tant’è che lo chef, pensando che avessimo finito, ci chiede: “volete un altro dolce!?” (Uniche parole pronunciate oltre a “fate la scarpetta, la scarpetta è d’obbligo qui”).
Arrivano i benedetti dolci e con essi l’ultima portata del vino: un moscato, bollente ed imbevibile.
Lo facciamo presente al maître di cui tanto lo chef Antonio Dipino decanta le qualità (lo abbiamo sentito in due diversi tavoli farlo), il quale, alla mia affermazione educata “il moscato è troppo caldo, infatti non l’abbiamo bevuto” risponde “può essere” e se ne va.
Un’esperienza che non vale assolutamente il prezzo. Non avevamo le pretese di un 2 o 3 stelle, ma almeno l’attenzione che deve essere riservata ad uno dei più blasonati ristoranti stellati del sud Italia (almeno sulla carta). Assolutamente Sconsigliato. E non solo per il menù che non entusiasma, ma anche per difetti tecnici (a partire dalle lische, passando per la pezzogna stracotta e l’abbinamento errato dei vini serviti caldi) e per l’atteggiamento del personale spocchioso e non disponibile a riconoscere i propri errori e a rimediare.
Antonello Di Marino
Antonello Di Marino2 anni fa
Ristorante stellato in un museo storico. Servizio impeccabile e ottima cucina. Vale il viaggio !!
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