La Posa Osteria con Cucina
Via Roma, 10/b, 20842 Besana In Brianza MB, Italia
4.4
192 recensioni
8 Commenti
P72Q+52 Besana In Brianza, Provincia di Monza e della Brianza, Italia
Segnalazione posizione
Reclama questa posizione
Lunedì: Chiuso
Martedì: Chiuso
Mercoledì: Chiuso
Giovedì: 19–23
Venerdì: 19–23
Sabato: 19–23
Domenica: 12–14
Martedì: Chiuso
Mercoledì: Chiuso
Giovedì: 19–23
Venerdì: 19–23
Sabato: 19–23
Domenica: 12–14
Sabato sera 4.9.2021, giorno di riapertura dopo la pausa estiva, ho cenato a La Posa con 3 ospiti di riguardo, ai quali avevo decantato le qualità di questo luogo, che avevo già ottimamente recensito su The Fork a luglio 2019 e in cui sono tornato diverse volte, anche nei tempi del lockdown, quando si poteva. Lo ammetto subito: colpa mia se ho prenotato settimana scorsa ma non ho pensato di guardare il sito web “ufficiale” del ristorante. Presunzione di chi ama tornare nello stesso posto e immagina di ritrovare quel che gli piace. Forse mi ha ingannato anche il sito di The Fork, consultato nel pomeriggio di sabato, dove nel menù indicato, tra paccheri al pesto e burrata, cappon magro di polpo e petto d’anatra al lime e peperoncino, davvero non sapevo cosa riassaggiare e cosa consigliare ai miei ospiti. Problema risolto perché, appena entrato, ho scoperto che nel nuovo menù non c'era più niente di quei piatti (qualche tempo fa era già sparito anche il favoloso "menù degustazione"). Segnalo la differenza e mi consigliano, la prossima volta, di telefonare, per essere sicuro che ci sia quello che desidero. “In effetti, come ho fatto a non pensarci?" Però mi chiedo: "Ma in The Fork non dovrebbe essere comunque il ristorante stesso che inserisce e aggiorna il menù? Va beh, poco male, farò sicuramente un figurone”. Ci sediamo e noto che non c’è più la tovaglia, sostituita da tovagliette di plastica tonde poggiate sul tavolo nudo. Non c’è più neanche il calice di benvenuto, ossia quel graditissimo dito di prosecco “Bosco del Merlo”, servito appena ci si siede. Non c'è più quel calice di benvenuto e non c'è più quel prosecco, neanche a volerlo ordinare. Se proprio si vuole un prosecco, c'è quello nuovo; me lo consigliano, quindi lo ordino: ma - al mio gusto - questo non ha quel sapore fruttato che tanto mi piaceva. Ok, confido allora nei salumi dell’antipasto, quelli buonissimi di Marco d’Oggiono, famoso per il prosciutto. Eh, già, però l’antipasto non è più di salumi ma di salami: una vocale che fa la differenza, perché il prosciutto non c’è più. Certo, ci sono 3 tipi di salami diversi, 12 fette in tutto (12 euro) e con le stesse proporzioni (e prezzo) è composto l’antipasto di formaggi; però se prima l’antipasto si mangiava con l’ottimo cestino di pane già servito a tavola, ora il pane si paga a parte: 3 euro al cestino (sia chiaro: questo nel menù c’è scritto. Non c'è scritto che il cestino è un cubo di vetro con qualche grissino e qualche fetta di pane).Finiti gli antipasti, saltiamo la scelta tra i 4 primi proposti e passiamo quindi direttamente ai secondi: ordiniamo 1 pesce spada e 3 porzioni di manzo. Bene, il pesce piace e il manzo è carne tenera, cotta a puntino...ma non è più la grande costata che mi ricordavo.
Tutto buono, il servizio procede con spiegazioni dettagliate… certo, non capisco perché se io e i miei ospiti diamo del “Lei”, questa sera ci si risponda con il "tu"... mai successo prima...
Arriviamo ai dolci, che in menù sono 3: ebbene, manca proprio quello che volevo (frutta con gelato)… e no… alla fine non ce la faccio e lo dico alla cameriera: “questa sera non mi avete proprio accontentato”. Scegliamo 3 porzioni di biscotti (le lingue di gatto) e 1 tiramisù scomposto… Molte scuse, riapriamo questa sera... (ma non lo sapevate?). Comunque apprezzo la sensibilità di aver beneficiato di 2 euro di sconto, su un conto per 4 persone.
La mia sensazione a fine serata: deluso per le aspettative mancate, deluso per l’espressione dei miei ospiti, che forse - anche loro - si aspettavano di più.
Tornerò? Mi piacerebbe dire di sì, ma - se fosse - mi auguro, davvero, di ritrovare quella “cucina esperienziale” e soprattutto quell’atmosfera speciale che ha sempre contraddistinto La Posa e che ieri, proprio, per noi non c’è stata.