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Palazzo Pigorini, Parma

Str. della Repubblica, 29A, 43121 Parma PR, Italia

Palazzo Pigorini, Parma
Sito storico
4.4
312 recensioni
8 Commenti
Istruzioni di orientamento
R82J+7M Parma, Provincia di Parma, Italia
+39 0521 218967
turismo.comune.parma.it
Segnalazione posizione
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Vanessa vernizzi
Vanessa vernizzi2 anni fa
Palazzo Pigorini ospita mostre temporanee.
Dal 23 ottobre 2021 la mostra Franco Maria Ricci: I SEGNI DELL’UOMO rende la figura del grande editore e intellettuale, recentemente scomparso, protagonista assoluto di una mostra allestita a Parma nelle sale di Palazzo Pigorini.

Creatore di libri, di immagini e di utopie, nel corso della sua vita Franco Maria Ricci ha infatti firmato progetti grafici memorabili, ha dato vita al marchio più ambito dell’editoria moderna e ha concepito un impossibile labirinto verde a Fontanellato, al centro del quale ha disposto la sua vasta collezione d’arte.
Cultore della bellezza e maestro di stile, Ricci ha inciso profondamente nel gusto italiano e internazionale: le sue scelte estetiche di editore e designer hanno dato luogo a una “maniera” che rimarrà fra i segni indelebili della cultura visuale degli ultimi cinquant’anni. La mostra illustra dunque l’itinerario creativo di Ricci

Il percorso espositivo si snoda tra le importanti prove grafiche degli anni Sessanta e Settanta, tra cui spiccano i loghi per Poste Italiane e Cariparma, in uso fino a pochissimo tempo fa, nonché le campagne pubblicitarie realizzate per cucine e mobili SCIC con i sorprendenti disegni di Piero Crida, per infine far scoprire, o riscoprire, ai visitatori l’avventura editoriale di Franco Maria Ricci.

Dal colpo di fulmine per Bodoni e il suo Manuale Tipografico, dove sono enunciate quelle linee guida da cui Ricci ha sempre tratto ispirazione – proporzione, regolarità, esattezza, buon gusto e grazia – alle copertine di celebri collane quali I segni dell’uomo, rilegate in seta con le impressioni in oro, La biblioteca di Babele, con i ritratti degli scrittori disegnati dalla matita di Tullio Pericoli, e La biblioteca blu, dal caratteristico colore azzurro carta da zucchero.
E ancora, un’intera sala è dedicata alla rivista FMR, considerata “la rivista più bella del mondo” dai moltissimi appassionati, e oggi in procinto di rinascere con la pubblicazione di nuovi numeri, che manterranno però inalterate le copertine iconiche, la cura delle immagini, il piacere dei testi e “l’invenzione del nero”, elementi che ne definirono l’identità e ne decretarono il successo.

L’allestimento, dal forte impatto scenografico, ricrea in alcune sale l’ambiente delle librerie di Franco Maria Ricci ed è arricchito anche dalla proiezione del documentario Ephémère.

La bellezza inevitabile, realizzato da Simone Marcelli, Barbara Ainis e Fabio Ferri e vincitore del Best Documentary Award al Salento Film Festival, che presenta la figura di Franco Maria Ricci anche attraverso le voci degli amici di sempre (Bernardo Bertolucci, Inge Feltrinelli, Vittorio Sgarbi, ecc), oltre che da video e fotografie inediti che racconteranno gli incontri, le svolte e i momenti cruciali della vita dell’editore.

A chiudere il percorso, le sale dedicate al Labirinto della Masone: luogo prima immaginato, poi progettato e infine realizzato, sogno e metafora di una vita intera.

Realizzata con in collaborazione con gli sponsor tecnici 3DArcheoLab, Macrocoop, la mostra è quindi un’ottima opportunità per una full immersion nel mondo di Franco Maria Ricci, uno dei personaggi che più hanno contribuito alla diffusione della “civiltà parmigiana”, sapendo rinnovarne le secolari tradizioni culturali e riproponendole con sapienza e originalità all’attenzione mondiale.

La mostra è realizzata con il patrocinio del Ministero della cultura, della Regione Emilia-Romagna, Comune di Fontanellato, Comune di Parma e gli allestimenti sono a cura di Neo Tech.
LORENZO FORNACIARI
LORENZO FORNACIARI2 anni fa
Palazzo settecentesco nel centro di Parma, riadattato a sede di esposizioni temporanee. La mostra in corso, "GOYA - GROSZ. Il sonno della ragione" si sviluppa su due piani dell'edificio. Si tratta di 80 tavole di Goya (1746 - 1828) della serie 'Caprichos' in dialogo con disegni e quadri di Georg Grosz (1893 – 1953) risalenti al periodo pre e post 2a guerra mondiale.
La produzione dei due artisti, seppur così lontani nel tempo, ha un denominatore comune: il ricorso ad una profonda satira sociale, l'uso della caricatura e l'impegno politico. Un accostamento interessante e riuscito.
Unico neo, l'illuminazione delle opere non sempre all'altezza della situazione.
Entrata libera!
Barbara Zedda
Barbara Zedda2 anni fa
Visita veloce a Parma per la mostra "Il sonno della ragione genera mostri". È stata l'occasione per visitare questo meraviglioso palazzo. La città è bellissima e la mostra merita assolutamente di essere visitata.
Francesco paolo Brancato
Francesco paolo Brancato2 anni fa
bel palazzo antico in Parma centro visitato per la mostra sul pittore Goya .ben tenuto con soffitti affrescati ottimo per esposizioni di quadri.
Mauro Marzi
Mauro Marzi2 anni fa
Palazzo caratteristico, sembra di essere dentro un appartamento ma ha angoli molto suggestivi
Tiziana Scaglioni
Tiziana Scaglioni2 anni fa
È un gran piacere ad ogni mostra entrare a Palazzo Pigorini dove vengono esposte opere provenienti da tutto il mondo. Vado sola e poi porto di frequente amici e parenti che escono soddisfatti. Ci sono giorni che è presente pure la guida gratuitamente come pure, gratuito è l’ingresso. All’interno ascensore,servizi e pubblicazioni in mostra e all’acquisto.
Nicola Frammartino
Nicola Frammartino2 anni fa
Spazio espositivo in uno storico palazzo nobiliare con alcune stanze conservate e altre ristrutturate. Un compromesso ben realizzato, considerati i vincoli gli spazi sono fruibili. Personale molto cortese, esposizioni di qualità.
Angelo Burla
Angelo Burla2 anni fa
Mostra Hoya Grosz molto interessante nel Palazzo Pigorini di Parma che merita di essere visitato
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