Albero del Piccioni (o Albero Cavo)

Platano più grande delle Marche.
Si trova appana fuori Ascoli sulla strada Salaria, appena passata la centrale elettrica sulla destra c'è una piazzola purtroppo non segnalata, dove bisogna fermarsi.
Lì si trova questa pianta cava, dove si racconta che il Piccioni, un ladrone Ascolano di fine 1800 usava nascondersi al suo interno per sfuggire ai gendarmi.
Peccato sia difficile trovarla perché non è segnalata🤷🏼‍♂️

Il rifugio del mitico Piccioni tra storia e leggenda, questo antico albero racconta con la sua imponenza di avventure rimaste qui aleggianti in questo spazio ora ridotto ma sempre carico di suggestioni colme di antica meraviglia 💚

Albero secolare che fa parte dell'elenco degli alberi monumentali italiani redatto dal Corpo Forestale dello Stato.
Si raggiunge seguendo la Nuova Salaria che porta a Mozzano(la ss4) ci si ferma in una piazzola e li c'è lui. Google ti fa sbagliare strada.
Per noi ascolani è un posto pieno di ricordi e leggende.
Consiglio a tutti quelli che passano di li di fermarsi e di tenere tutto pulito.

L'albero è da cinque stelle ma il posto ne vale solo tre. Spesso sporco e mal tenuto. Senza panchine. Su un tratto di strada dove è molto pericoloso fermarsi. Oltretutto solo in direzione Roma. Peccato. L'albero è millenario. Poi scusate ma per un albero così famoso un cavolo di cartello stradale turistico lo volete mettere o no? Ci perdiamo sempre in un bicchiere d'acqua.

Difficile da trovare, ma se si guarda per bene ai bordi della strada Salaria in prossimità di Ascoli ecco spuntare un albero secolare.
L'albero del piccioni è sicuramente una meta turistica marchigiana intrigante con una storia molto affascinante alle spalle. A due passi da Mozzano è sicuramente una tappa del tour marchigiano da non perdere!

Un albero famoso ,con un nome tutto suo , da secoli : si trova a 3 km circa da Ascoli Piceno ,lungo la Salaria in direzione Roma. Fu testimone di vicissitudini nel periodo della annessione al regno d' Italia nella seconda metà dell'Ottocento, e Giovanni Piccioni fu comandante degli ausiliari pontifici riorganizzando ,insieme ai figli e altri uomini a lui fedeli ,il fenomeno del brigantaggio antiunitario.

Sulla strada per Roma appena passato Ascoli Piceno se non notate l'albero subìto c'è una piazzola di sosta.
Da li noterete subito che vale la pena fare una sosta per ammirare questo curioso albero che è praticamente un pezzo di storia

Imponente platano dislocato lungo la Salaria, a pochi chilometri da Ascoli, in direzione Roma.
La leggenda, tramandata da generazione in generazione, racconta che l'albero deve il suo nome al fatto che il brigante Piccioni soleva mimetizzarsi entro il suo grande tronco cavo come nascondiglio per effettuare i suoi agguati ai viandanti.
Tutta l'area andrebbe sistemata meglio e pulita periodicamente.
Caratteristico.