Bellissimo borgo medievale,tappa obbligatoria se si è da queste parti
Nuovo Ind2 anni fa
La fontana la chiamano dei matti ma suo vero nome è la Fontana del Bargello per la sua posizione da canti al palazzo omonimo . La tradizione popolare dal 1880 dice che devi fare tre giri completi con lo spirito gioioso come un vero eugubino per ottenere una pergamena che attesta il patente del matto 😂. Trattassi di un onorificenza che dimostra rispetto per le tradizioni antiche del borgo 👏👏👏
Livia Conte2 anni fa
Piazza centrale di Gubbio. Bella ma ilvalore aggiunto per noi è stato assistere, la sera del 14 agosto, al Palio dei rioni, con sfilata storica e gara dei balestrieri. Molto suggestivo e ben organizzato. Una bella serata!
Sabrina Bianchi2 anni fa
Simpatica idea quella di creare un attestato di "Matto" un pò di leggerezza in questa vita così pesante! Bella brava e preparata la ragazza che ho trovato all'interno del negozio. La gentilezza non è mai troppa. Sono diventata Matta per questo negozio e spero di tornarci per fare il carico di meraviglie. Speriamo che presto si possa acquistare on line! CONSIGLIATISSIMO.
Anna Di Maio2 anni fa
Bello, ben organizzato,poi Gubbio merita tutta con tutta la sua storia
Andrea Capotorti2 anni fa
Visitando Gubbio non ci si può esimere dal prendere la "patente da matto"! E questo è il luogo dove si ripete da secoli il "rito"...
Lucia savoni2 anni fa
Simpatica l'usanza di fare tre giri della fontana per avere l'attestato di matto di Gubbio :). Se andate a Gubbio vi consiglio il trenino, ne vale davvero la pena.
Anna Maria Polverino2 anni fa
Tra un negozio di ceramica l'altra, nella parte iniziale di via dei Consoli, c'è una piazzetta con la cinquecentesca Fontana del Bargello, che si trova davanti all'omonimo Palazzo ed è meglio conosciuta come la "Fontana dei Matti". Ad essa è legata un'antica e particolare tradizione cittadina, che ha un evidente legame con le "birate", cioè ai veloci giri intorno al pennone principale di Piazza Grande che si compiono durante la storica Corsa dei Ceri. Compiendo, dunque, tre giri di corsa attorno alla fontana si guadagna una strana patente che riporta il titolo onorario di 'matto di Gubbio". È necessario che il rituale sia fatto, però, alla presenza di un cittadino eugubino, che, al termine dei tre giri, dovrà schizzare d'acqua l'aspirante "matto" (una specie di "battesimo"). Ho compiuto anche questa volta i tre giri di corsa, alla presenza di un cittadino eugubino che ha scritto il mio nome in bei caratteri su una pergamena acquistata. Non so se essa sia quella veramente valida rilasciata dall'associazione "Maggio eugubino" e se possa considerarmi davvero "matta" di Gubbio o soltanto "mezza matta". È, comunque, una simpatica e divertente tradizione cui non ho voluto sottrarmi come tanti altri turisti. Ho letto che si tratta di un rituale che trae le proprie origini in un documento di fine Ottocento ed è legata ad una curiosa credenza. Sulla base di alcuni studi geologici, infatti, è emerso che la zona è stata a lungo contaminata da iridio, una sostanza chimica tossica, che potrebbe spiegare "la pazzia" della città. Comunque sia, è per me un onore essere "matta" o anche solo "semimatta" di una città come Gubbio, cosi piena di vitalità e di originalità!
Bella ma ilvalore aggiunto per noi è stato assistere, la sera del 14 agosto, al Palio dei rioni, con sfilata storica e gara dei balestrieri.
Molto suggestivo e ben organizzato.
Una bella serata!
Ad essa è legata un'antica e particolare tradizione cittadina, che ha un evidente legame con le "birate", cioè ai veloci giri intorno al pennone principale di Piazza Grande che si compiono durante la storica Corsa dei Ceri. Compiendo, dunque, tre giri di corsa attorno alla fontana si guadagna una strana patente che riporta il titolo onorario di 'matto di Gubbio". È necessario che il rituale sia fatto, però, alla presenza di un cittadino eugubino, che, al termine dei tre giri, dovrà schizzare d'acqua l'aspirante "matto" (una specie di "battesimo"). Ho compiuto anche questa volta i tre giri di corsa, alla presenza di un cittadino eugubino che ha scritto il mio nome in bei caratteri su una pergamena acquistata. Non so se essa sia quella veramente valida rilasciata dall'associazione "Maggio eugubino" e se possa considerarmi davvero "matta" di Gubbio o soltanto "mezza matta". È, comunque, una simpatica e divertente tradizione cui non ho voluto sottrarmi come tanti altri turisti.
Ho letto che si tratta di un rituale che trae le proprie origini in un documento di fine Ottocento ed è legata ad una curiosa credenza. Sulla base di alcuni studi geologici, infatti, è emerso che la zona è stata a lungo contaminata da iridio, una sostanza chimica tossica, che potrebbe spiegare "la pazzia" della città. Comunque sia, è per me un onore essere "matta" o anche solo "semimatta" di una città come Gubbio, cosi piena di vitalità e di originalità!