Dell’esistenza di questa chiesa si parla già nella Santa Visita del 1588 di Santonio, Vescovo di Tricarico, in cui si afferma che era “situata non molto lontano dal paese di Grassano”. Oggi si presenta con due navate, e vari altari laterali; è affiancata anche da un caratteristico campanile che termina con un tetto a cipolla.. Dei suoi arredi vanno segnalati un bel quadro di scuola napoletana del ‘700 raffigurante la natività, che fa bella mostra di se in una nicchia laterale, e la bella acquasantiera seicentesca posta all’entrata. Va ricordato che presso questa chiesa aveva sede l’antico Monte Frumentario ed il Monte dei Maritaggi. Queste erano due istituzioni benefiche, infatti il monte frumentario aveva il compito di fornire il grano in prestito ai contadini bisognosi per la semina; mente il monte dei maritaggi, istituito nel 1740 per volontà di Don Vincenzo Santoro, forniva la dote alle “donzelle povere di questo comune di cui siano note l’onestà ed i sentimenti religiosi“. Da notare il gruppo scultoreo in legno policromo raffigurante la Madonna della Neve circondata da angeli (1823), di Giuseppe Volpe, scultore di scuola napoletana.
Marilena Montemurro2 anni fa
Bellissima questa chiesa, ma fredda, si sta bene nel mese di luglio
Armando Crispo2 anni fa
Bella chiesa, ristrutturata da pochi anni ha un gruppo di fedeli ed un parroco che rendono unica ogni celebrazione
Dei suoi arredi vanno segnalati un bel quadro di scuola napoletana del ‘700 raffigurante la natività, che fa bella mostra di se in una nicchia laterale, e la bella acquasantiera seicentesca posta all’entrata.
Va ricordato che presso questa chiesa aveva sede l’antico Monte Frumentario ed il Monte dei Maritaggi. Queste erano due istituzioni benefiche, infatti il monte frumentario aveva il compito di fornire il grano in prestito ai contadini bisognosi per la semina; mente il monte dei maritaggi, istituito nel 1740 per volontà di Don Vincenzo Santoro, forniva la dote alle “donzelle povere di questo comune di cui siano note l’onestà ed i sentimenti religiosi“. Da notare il gruppo scultoreo in legno policromo raffigurante la Madonna della Neve circondata da angeli (1823), di Giuseppe Volpe, scultore di scuola napoletana.