Un vero e proprio Museo concentrato in pochi metri quadri. Nonostante ci siano pezzi da museo antichi un secolo che hanno tutta una storia da raccontare, il comune di Ferrara non concede i giusti spazzi per poter raccontare le origini delle telecomunicazioni su cui la nostra società si fonda, per non dire che dipende assiduamente. Il signor Rosini è molto cordiale e ama spiegare la memoria che sta dietro ogni sua radio. È affascinante scoprire come la storia si ripete. Attualmente esistono paesi con reti internet interne nazionalizzate come Russia e Cina mentre in medio oriente (e non solo), quando ci sono crisi, per non far organizzare la gente per delle rivolte, chiudono momentaneamente internet, una finestra di realtà parallela a quella del fascismo con la radio, controllata su tutti gli aspetti dalla dittatura che trasformava un mezzo di comunicazione innovativo in un mezzo di propaganda. Un po' quello che fanno i nostri politici con i social...
Marco Malaguti2 anni fa
Un luogo che tutti dovrebbero visitare ! Poi il sig. Rosini ama spiegare le sue radio dalle origini ad oggi . Un tempio a Ferrara per tutti gli appassionati di radiofonia e di storia .
Paolo Orsatti2 anni fa
Una raccolta di esemplari dagli albori agli anni cinquanta. Mariterebbe una location prestigiosa in quanto le preziose radio sono appollaiate su scaffali e poco visobii.Il luogo è comunque meta di appassionati e scolaresche.
Nonostante ci siano pezzi da museo antichi un secolo che hanno tutta una storia da raccontare, il comune di Ferrara non concede i giusti spazzi per poter raccontare le origini delle telecomunicazioni su cui la nostra società si fonda, per non dire che dipende assiduamente.
Il signor Rosini è molto cordiale e ama spiegare la memoria che sta dietro ogni sua radio. È affascinante scoprire come la storia si ripete. Attualmente esistono paesi con reti internet interne nazionalizzate come Russia e Cina mentre in medio oriente (e non solo), quando ci sono crisi, per non far organizzare la gente per delle rivolte, chiudono momentaneamente internet, una finestra di realtà parallela a quella del fascismo con la radio, controllata su tutti gli aspetti dalla dittatura che trasformava un mezzo di comunicazione innovativo in un mezzo di propaganda. Un po' quello che fanno i nostri politici con i social...