Libri di San Daniele
32010 Castello Lavazzo BL, Italia
4.8
27 recensioni
8 Commenti
78QV+9P Castello Lavazzo, Provincia di Belluno, Italia
Segnalazione posizione
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Lunedì: 00–24
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Se ci vai, ti farai la classica domanda: Ma come può essere ???
L'avvicinamento da Casso a questo sito geologico non è semplice, ci devi mettere impegno e piede fermo. A parer mio ci sono due punti che meritano attenzione: la cengia che troverai appena fuori dalla folta vegetazione è leggermente esposta ma con cautela la passi, il secondo punto è lo scavallamento che trovi a Forc.lla Piave.
Qui la forza della natura ha un suo ruolo importante, a seconda delle nevicate invernali o grandi piogge, il passaggio potrebbe essere impegnativo a causa di eventuali smottamenti sul delicato passaggio.
(Forse un corrimano con fune sarebbe d'aiuto...)Per il resto ti trovi in un ambiente di silenzi e bellezze. Il M.te Salta, le sue praterie, il M.te Piave, le pareti del M.te Sterpezza e il paesaggio attorno è veramente ineguagliabile.
Altro punto di partenza per i "Libri" è da Casera Mela in Val Zemola con un' avvicinamento molto lungo ma forse più tranquillo.
La salita verso i Libri di San Daniele richiede il superamento di un dislivello d'impegno medio-alto, di circa 1300 m. Il percorso inizia con ripetuti tratti che affrontano l'ascesa frontalmente, lungo la direzione di massima pendenza, attraversando la zona di bosco prevalentemente di faggio.. Dalla zona di transizione al pino mugo in su s'incontrano dei tratti che presentano alcune difficoltà di vario tipo: fondo scivoloso per le concomitanti ripidezza e presenza di abbondante ghiaia e pietre smosse, una certa scarsità di marcatori del sentiero, vegetazione alta che occasionalmente occlude quasi del tutto il passaggio e perfino delle segnalazioni non autorizzate che possono condurre fuori dal percorso in zone pericolosamente isolate.
Non è un percorso per chi ha poca pratica delle escursioni in montagna, soprattutto in quella non glamour come le Dolomiti Venete o quelle Altoatesine, ma é proprio la sensazione palpitante di attraversare delle zone semiselvagge quella che lo rende unico.
Non vi sono rifugi o bivacchi dove trovare riparo e ristoro, fatta eccezione per i ruderi assai diroccati di malghe abbandonate, forse anche di edifici eretti o fortificati durante gli ultimi conflitti mondiali.
Una volta disciolte le nevi invernali, non vi è modo di procurare acqua potabile, quindi è tassativo portare nello zaino una riserva d'acqua doppia rispetto alla quantità che si pensa di consumare. Io consiglio di calcolare almeno 1,5 litri ogni 3 ore effettive di camminata. Per affrontare questa in estate sono indispensabili almeno 3 litri d'acqua a testa.
Il semtiero è solo in parte protetto dagli alberi, ma è tracciato quasi del tutto su pendii esposti a Sud, quindi bisogna fare i conti con una pesante esposizione solare.
Raggiunto il ciglio del burrone sul quale termina una serie di balze conformate dall'azione dei ghiacciai antichi, si continua in quota lungo il bordo in direzione Ovest e poi si dicende di una cinquantina di metri fino a raggiungere le formazioni rocciose stratificato dei Libri di San Daniele. Questa deviazione è resa necessaria dalla presenza d'impervie irregolarità e profonde crepe nel terreno attorno ai Libri che resero necessario aggirarle. Allego alcune mie foto che dovrebbero riuscire a descrivere meglio che a parole il sorprendente aspetto del paesaggio dei Libri di San Daniele e gli immensi panorami che si dispiega o lungo il cammino.
La salita da Erto è impegnativa perché il sentiro non molla mai! Tempo di salita (in pieno luglio) 3h