Baita Civetta al casot
32010 Pian de Mandra Pecol di Zoldo, 32012 Val di Zoldo BL, Italia
4.3
272 recensioni
8 Commenti
93MP+4G Zoldo alto, Provincia di Belluno, Italia
Segnalazione posizione
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Lunedì: 8–16
Martedì: 8–16
Mercoledì: 8–16
Giovedì: 8–16
Venerdì: 8–16
Sabato: 8–16
Domenica: 8–16
Martedì: 8–16
Mercoledì: 8–16
Giovedì: 8–16
Venerdì: 8–16
Sabato: 8–16
Domenica: 8–16
Meglio prenotare o rischiate di non trovare posto. Ricapitolando: se passate da Pecol o mangiate al casot o state a casa. Poi passo io e mangio anche il vostro, tranquilli
Inoltre, il fatto di essere fuori dal passaggio delle folle di sciatori, contribuisce a calmierare i prezzi. Perché qui in cucina c'è un vero chef (per capirlo basta leggere il menù), che tuttavia (udire udite) non disdegna di preparare personalmente anche i panini.
Se volete un pasto veloce chiedete un panino al Pastin con ratatouille di verdure (oppure anche con crauti stufati).
E se cercate un pranzo serio leggete con attenzione il menù... ma tenete d'occhio la voce baccalà. Se è il giorno giusto non fatevi scappare il baccalà alla vicentina
Lascio una stella perché il panino (seppur piccolo) era buono ma l'organizzazione e il personale ( almeno la signora con la quale mi sono relazionata) non meriterebbero neppure questa.
Premetto che abbiamo mangiato panini nel bar giù, non al ristorante.
Siamo arrivati presto, verso le 12, per evitare la calca del pranzo. I tavoli erano quasi tutti liberi ( c'era un'altra famiglia che già stava pranzando), ci siamo seduti, abbiamo ordinato e dopo soli 5 minuti sono arrivati i panini. Tutto sembrava tranquillo, efficiente......sino a quando non è arrivata una cameririera che con tono assolutamente sgarbato ci ha fatto notare che non potevamo stare lì visto che il tavolo era riservato. Ho evidenziato come, normalmente, sui tavoli riservati viene lasciato un apposito cartello che, nel caso di specie, non c'era e per tutta risposta la cameriera mi ha detto che "non ci vuole un genio per capire se un tavolo è riservato!!" Evitando ulteriori polemiche ci siamo alzati e abbiamo terminato di pranzare in piedi pur essendoci molti tavoli liberi....ma nessuno ci ha detto se e dove potevamo sederci e noi abbiamo preferito non prendere ulteriori iniziative. Segnalo, infine, che, quando siamo andati via, il tavolo dal quale ci hanno fatto spostare era ancora desolatamente vuoto.
Buona sciata e buona montagna a tutti.....almeno lei non delude mai.
P.s. Se già ad inizio stagione le cameriere sono così "nervose" non vorrei essere nel povero sciatore che passa per di qua a fine marzo!
Gentilissimi i gestori e Mirco in cucina è un vero artista che con maestria unisce al menù montagnino quello lagunare veneziano. Spaghetti ai caparosoli spettacolari come anche le seppie con polenta. Un ambiente informale e ben curato dove simpatia e dedizione fanno da cornice al cibo delizioso.