Villa Ebe

È un vero peccato che una struttura così inusuale a Napoli versi in un totale stato di abbandono. Mi chiedo cosa avrebbe detto il suo proprietario e progettista Lamont Young nel 1922. Ho letto che sono stati stanziati per un restauro 3.5 milioni di euro nel 2008...12 anni e nel frattempo un incendio e il degrado interno...forse, con i dovuti vincoli, era meglio che fosse stata affidata a privati piuttosto che al comune.

Una villa in stile vittoriano opera dell'architetto e anche proprietario Lamont Young. Dopo il 1970, questa splendida Villa divenne proprietaria del Comune di Napoli. Purtroppo verte in pessime condizioni di incuria ed abbandono, soprattutto dopo il 2000 che fu completamente distrutta da un incendio doloso. Ma è comunque molto bella e suggestiva.

Un gioiello della Napoli bella in stato di degrado ed abbandono, sperando che le istituzioni facciano qualcosa

Un pezzo di storia abbandonato a sé stesso...

Che peccato,un capolavoro completamente abbandonato 😩😩😩😩😩😩

Meraviglioso esempio di costruzione neogotica con forti influenze anglosassoni che segue di circa un ventennio l'edificazione del Castello Grifeo dei Principi di Partanna (1902), nella zona del corso Vittorio Emanuele, sovrastante Piazza Amedeo. Entrambi nati dalla mano dell'architetto Lamont Young che vendette il primo castello al banchiere Carlo Aselmayer quando si trasferì nella sua nuova residenza alla Gaiola. Dopo aver abitato per quasi un ventennio su quell'isolotto, si dedicò alla costruzione di Villa Ebe (dal nome delle sua giovane moglie) o Castello di Pizzofalcone (1922). Purtroppo quest'uomo di vedute cosi innovative e particolari, mori suicida proprio nel suo castello, colpito, come vuole la leggenda, dalla maledizione che, si dice, colpisse chi avesse abitato alla Gaiola. Da vedere e da valorizzare.

Villa bellissima ma abbandonata. Un vero peccato.

Lamont Young nato a Napoli, ma figlio di in inglese e di una indiana fu un architetto che lavorò a Napoli nelle zone di Pizzofalcone e piazza Amedeo sfruttando terreni confinanti con proprietà del duca Grifeo di Partanna. In queste zone eresse ville con l'aspetto di manieri inglesi, egli fu davvero un innovatore e propose vari piani edilistici e stradali ed anche marini e linee metropolitane che non furono presi in considerazione. Per sé e per la moglie Ebe progettò ed esegui una villa che fondeva lo jugendstil con i gusti inglesi. Purtroppo si suicidò e villa Ebe ora proprietà del comune che subì incendi dolosi e dolorosi, probabilmente per favorire la realizzazione di un garage sotterraneo. La villa ora non ha vista mare in quanto è impedita dall'albergo Vesuvio.