È la mia chiesa ...li nel 1972 mi sono sposata e nel 75 mia figlia ha ricevuto il battesimo...era una chiesa frequentatissima...l'oratorio era pieno di bambini che giocavano nel cortile. Ora è deserta...sempre chiusa al pubblico e l'oratorio è diventato una residenza privata...ogni mattina passo e guardo con tanta tristezza...
Veronica Bonura (Nika)2 anni fa
Una Delle più belle chiese di Ravenna. Esternamente diversa dalle altre, di colore rosa. L'entrata è preceduta da un cancello, mentre il campanile è come quello Delle altre chiese (esempio Sant'Apollinare). Internamente è a pianta a croce latina, divisa in tre navate, dove ci sono tre altari laterali da un lato e tre dall'altro. La cappella nella parte sinistra del transetto è adibita all'esposizione di un bellissimo presepe. Una caratteristica strepitosa di questa chiesa è che ha Delle panche in legno decorato... Molto belle. La cupola, altro elemento da non scordare, è affrescata, dipinta in maniera impressionante. Se siete a Ravenna dovete passarvi assolutamente.
Manuel F2 anni fa
Luogo facilmente raggiungibile in bicicletta ed in auto (c'è un bel parcheggio nelle vicinanze). Lo si "scopre" quasi all'improvviso, essendo letteralmente circondato da costruzioni moderne che, ad ogni modo, hanno lasciato spazio sufficiente per ammirarne la bellezza.
Andrea Valtolina2 anni fa
Svolgono messe non solo in italiano ma anche Russo e per altre nazionalità. Molto carino.
Giancarlo Zucca2 anni fa
Una bella chiesa che merita una visita. la nostra fortuna è averla visitata in una serata in cui era stato organizzato anche uno spettacolo di Cori lirici. La sensazione che si prova ad ascoltare musica in chiesa non ha eguali.
Angelo Bertocchi2 anni fa
Merita la visita l'affascinante e suggestivo presepe permanente allestito nella chiesa. L' installazione rappresenta il presepe in stile napoletano del 700. L'idealizzazione e realizzazione e' opera di Francesco di Francesco ed e' stata inaugurata il 6 dicembre del 2015. Interessante e' il campanile del secolo IX che svetta nel cielo di Ravenna.
Oscar Francia2 anni fa
La Chiesa di San Giovanni Battista, anteriore al IX secolo, conserva un campanile databile allo stesso periodo, formato da due ordini di ampie monofore sormontate da bifore e trifore.
L'edificio fu demolito e ricostruito con l'attuale aspetto nel 1683 dall'architetto Pietro Grossi, uno degli architetti più attivi a Ravenna nella seconda metà del '600. Tra il '600 e il '700, infatti, la curia arcivescovile effettuò in città numerosi interventi di sistemazione su alcune chiese per contrastare gli effetti della subsidenza. Per distinguerla dall'omonima Chiesa di San Giovanni Evangelista, è comunemente chiamata "Sân Zvan dla zôla" (San Giovanni della Cipolla), poiché presso il suo sagrato si svolge tutt'ora in giugno una fiera dedicata alla cipolla, in occasione della ricorrenza di San Giovanni.
All'interno della Basilica è esposto in modo permanente un presepe artistico napoletano e una preziosa raccolta di dipinti di artisti ravennati databili tra il XV e il XVIII secolo.
Lo si "scopre" quasi all'improvviso, essendo letteralmente circondato da costruzioni moderne che, ad ogni modo, hanno lasciato spazio sufficiente per ammirarne la bellezza.
la nostra fortuna è averla visitata in una serata in cui era stato organizzato anche uno spettacolo di Cori lirici.
La sensazione che si prova ad ascoltare musica in chiesa non ha eguali.
L'edificio fu demolito e ricostruito con l'attuale aspetto nel 1683 dall'architetto Pietro Grossi, uno degli architetti più attivi a Ravenna nella seconda metà del '600. Tra il '600 e il '700, infatti, la curia arcivescovile effettuò in città numerosi interventi di sistemazione su alcune chiese per contrastare gli effetti della subsidenza.
Per distinguerla dall'omonima Chiesa di San Giovanni Evangelista, è comunemente chiamata "Sân Zvan dla zôla" (San Giovanni della Cipolla), poiché presso il suo sagrato si svolge tutt'ora in giugno una fiera dedicata alla cipolla, in occasione della ricorrenza di San Giovanni.
All'interno della Basilica è esposto in modo permanente un presepe artistico napoletano e una preziosa raccolta di dipinti di artisti ravennati databili tra il XV e il XVIII secolo.