Valle dei Templi Porta Quinta

Porta V doveva essere uno degli ingressi principali alla città e conduceva direttamente al grande santuario delle divinità ctonie. Essa era attraversata da una carreggiata stradale che si innestava nell’importante arteria di direzione est-ovest che si collegava a Porta II. La porta era difesa da un torrione posto ad Ovest e da due torri minori poste ai lati dell’ingresso e di poco arretrate. Presso l’accesso è stato individuato un cunicolo sotterraneo – ipogeo – che era in collegamento con la Kolymbethra, l’invaso artificiale celebrato dalle fonti come luogo di estrema bellezza. Ad Ovest della porta, addossati al lato esterno delle mura, sono visibili i resti di un quartiere artigianale, probabilmente legato al santuario, con fornaci per la produzione delle statuette di terracotta votive.

Impensabile recarsi ad Agrigento senza sostare in questo parco naturale immerso nella storia.
Consiglio orario tramonto (7:30-8:30) per l'estate, così da viverlo sia in diurna che in notturna.

La Valle dei Templi merita tutte le stelle, ovviamente.
Purtroppo, come spesso accade, è l'organizzazione che lascia a desiderare.

Il sito internet ufficiale non mi ha permesso di acquistare il biglietto online. Ci sono altri siti di agenzie intermediarie che però aggiungono la loro commissione (es. 17 euro anziché 10 euro);
il numero di telefono indicato su Google maps ti connette a un centralino da cui però non risponde nessuno (ho provato per ben 3 ore);
all'ingresso non viene fornita nessuna mappa perché, a quando ti dicono alla biglietteria, il percorso è chiaramente indicato. Peccato che da Porta V il percorso lo fai al contrario, e le indicazioni sono rare e poco chiare.

Magico! Consiglio, come hanno consigliato a me, di parcheggiare a Porta V prendere una guida turistica a 20 euro a persona(spesi benissimo) prendere un taxi (pronti al parcheggio) a 3 euro e fare il percorso di 2 km in discesa. Meglio se dalle 18 in poi per trovarsi lì al tramonto ed evitare il caldo del giorno.

Il parco consente l'ingresso di cani al seguito dei visitatori. Molto importante per i turisti che viaggiano sempre più con i loro amici a 4 zampe.

Il percorso e la visisita sono assolutamente da fare, un luogo semplicemente meraviglioso, da non perdere la visita di notte. Un appunto solo per l'organizzazione dei biglietti: chi fa i biglietti on-line riceve un codice che gli permette di saltare la fila e fare i biglietti prima di tutti gli altri, secondo me sarebbe opportuno che anzichè il codice venisse rilasciato un codice a barre che sostituisca il biglietto e ti permetta di andare direttamente ai tornelli d'ingresso senza passare dalle casse, così la fila diventerebbe più scorrevole. Io ho fatto più di un'ora e trenta minuti di fila.

Non ci sono abbastanza stelle per esprimere la bellezza e la potenza di questo luogo.
Mi ha fatto molto piacere vedere come il sito sia stato ben organizzato e allestito dalla Soprintendenza Agrigentina, con tanto di ricostruzione a grandezza naturale dei macchinari usati per la costruzione dei templi.
Percorso chiaro e ben spiegato, arredi perfettamente inseriti nel contesto, con finiture di design di un certo livello e perfettamente pulito.
Non perdetevi il giardino della Kolimbethra: un’area naturale magnifica e, se non soffrite di claustrofobia, spendete i 10€ per la visita all’ipogeo insieme all’archeologa e al geologo: FANTASTICA!

Dopo anni ho ritrovato un eccellente gestione del sito, ho pagato 12€ per la sola visita di sera paesaggio mozzafiato moto suggestivo